Facebook: il segreto per acquisire clienti è una grande amicizia

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Pubblicato il 21 Dicembre 2015

In realtà di segreti, Facebook, ne ha molti. Cosa ci si potrebbe aspettare, in fin dei conti, da un social network che si fonda soprattutto su rapporti di amicizia.

Già, amicizia.

Lo voglio sottolineare soprattutto per coloro che (me compresa) lavorano con Facebook per conto di privati, aziende, personaggi pubblici, negozi, associazioni e chi più ne ha più ne metta.
Uno dei punti principali che ho osservato utilizzando questo social network è che qui le attività più importanti sono partecipare e coinvolgere.
Partecipare attivamente, ma senza rendersi ridicoli o finire per parlare solo di sé.
Coinvolgere con contenuti utili agli altri, e non che riflettano solo l’immagine del tuo prodotto o servizio.

Coinvolgere con contenuti utili: l'esempio di WebHouse.

Coinvolgere con contenuti utili: l’esempio di WebHouse.

La promozione con Facebook.

(Ora ti avviso, scriverò un’affermazione scontata) Facebook, nato come social network utile a ritrovare vecchi amici, per fare gossip o semplicemente per impicciarsi degli affari degli altri, negli ultimi anni è diventato anche un canale promozionale a tutti gli effetti.
Conoscere tutte le informazioni degli utenti oggi è diventato addirittura indispensabile: basti pensare alla realizzazione delle campagne pubblicitarie, le Facebook Ads, che vivono di dati forniti (consapevolmente o no) dagli utenti.

Ebbene non starò qui a ripetere i meccanismi delle Ads, che già molti professionisti hanno  descritto in centinaia di articoli.
Qui voglio ribadire un concetto che ancora moltissimi utenti e advertiser non hanno capito (lo suppongo quando su Facebook trovo ancora annunci di questo tipo: “sono bellissimo, buonissimo e leader nel settore: comprami”).
Promuovere un brand, un prodotto o un servizio con Facebook non è come venderlo in un e-commerce, non è un decalogo sulla propria autostima e non è una sfida con i competitor basata su chi spiattella sullo schermo più pregi.

Facebook è una delle migliori occasioni per stringere amicizia con il proprio cliente.

Uno degli esempi più social del web: Ceres.

Uno degli esempi più social del web: Ceres.

Essere mio amico ne vale la pena. Su Facebook e non solo.

Ti svelerò i trucchi per scegliere l’occhiale adatto al tuo viso, ti racconterò come viaggiare comodamente a prezzi vantaggiosi, ti avviserò quando la macchina fotografica che ti piace sarà scontata del 30%.

Un duro lavoro eseguito gratuitamente?
No, è la strada migliore per conquistare la fiducia dei tuoi clienti, per accrescere la tua reputazione nella rete e per mantenere il like e le notifiche attivate della tua pagina.

L'Oréal e i suoi consigli.

L’Oréal e i suoi consigli.

La condivisione oltre la pubblicità.

Le campagne a pagamento sono utili in molti casi: per promuovere un evento (soprattutto quando hai poco tempo a disposizione), ad esempio, o per aumentare il traffico quando hai in previsione contenuti importanti da pubblicare per alcuni giorni.

La pubblicità, però, non è l’unico strumento disponibile.
Il passaparola, come nel mondo reale, funziona anche in quello virtuale.

Le condivisioni sono un’arma vincente per la promozione, non solo perché un numero maggiore di queste comporta l’aumento della rilevanza della pagina, della sua attendibilità come fonte di informazioni e del tempo in cui è presente nella home dei tuoi fan.
La condivisione incrementa naturalmente e gratuitamente il traffico, perché anche gli utenti che non sono fan della tua pagina vedranno i contenuti del post condiviso, creando così un effetto a cascata e, sicuramente, un aumento dei like.

Una prova del potere che hanno le condivisioni è la presenza in quasi tutti i siti internet, soprattutto portali di informazione, del tasto “condividi”.

“Inserire il link di condivisione in ogni contenuto pubblicato sui vostri siti equivale ad attivare un canale aggiuntivo di comunicazione, il cui costo è prossimo allo zero.” (Luca Conti, Fare business con Facebook)

facebook

Conclusioni al di sopra di ogni sospetto.

Dunque, ricapitolando, su Facebook non si vende, ma in comune con un negozio qualche elemento ce l’ha e si può riassumere così: costruire un rapporto di fiducia, di amicizia.
Magari il cliente non comprerà il braccialetto o non condividerà il contenuto in quel momento, ma se hai fatto bene il tuo lavoro, tornerà da te.

P.S. Solo chi non ha la coscienza sporca accetterà di costruire con i clienti questo rapporto di amicizia: chi non vende un prodotto di qualità o un servizio davvero utile, si dimentichi pure quanto ho scritto sopra!

Sei d’accordo? Sì o no, condividi con noi le tue opinioni ed esperienze!

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