Perché ad Agosto non dovresti lavorare

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Pubblicato il 5 Agosto 2014

Dalla finestra del tuo loculo, il tuo Sancta Sanctorum lavorativo, finalmente (ehi, era ora) senti il sole baciare la tua pelle color avorio. Se a questo punto senti che brucia maledettamente neanche tu fossi Vlad Tepes oppure inizi a sudare più che dopo aver mangiato due piccanti Tacos, beh allora forse è il momento di pensare alle vacanze.

Sebbene il calendario del freelance non abbia giorni rossi, porca miseria, non sei (siamo) robot. Staccare la spina ogni tanto fa bene, non solo a te ma anche a chi hai intorno. Parafrasando uno dei meme che girano sui social network “ho staccato il PC e ho incontrato delle persone in casa. Dicevano di essere la mia famiglia“.

Tocca rendersene maledettamente conto, perché ok macinare più della pietra del Mulino Bianco, dato che non ci tutela nessuno ma quei magri guadagni, a meno che tu non sia Ebenezer Scrooge, te li vorrai un attimo spendere no?

4  motivi (+1 a finale) per il quale dovresti goderti le tue vacanze, freelance

1. Ricaricare le batterie.
Si, avevo scritto poco sopra che non siamo robot, ma l’analogia continua per farti (e farmi) capire che il lavoro non è una gara di resistenza all’ultimo che rimane in piedi prima di impazzire. Guardala dal punto di vista utilitaristico: il riposo e l’impegno sono le due piattini della stessa bilancia.

Se stai sempre stravaccato in quello del riposo, sei un dannato fannullone (porca miseria, come fai? Mi insegni?) – se invece corri in quello dell’impegno prima o poi te schiatta er core e quel baffone di Stalin è schiattato anche lui da tempo per poterti dare la medaglia come Eroe del Lavoro.

2. Ricordarti che non c’è solo il lavoro.
Questo lo ripete sempre mia moglie e ha ragione visto che il primo a incarcagnarsi davanti il PC sono io. Per quanto tu lavori anche per qualcun altro (es. la famiglia) dovresti anche dedicarti a loro. Se no diventi l’Ebenezer di cui sopra. E durante le feste di Natale (si, esistono anche quelle) verranno tre spettri a dirti che hai solo buttato del tempo, in fin dei conti.

3. Aprire la tua mente.
Se invece lavori solo per te stesso interpreta questo punto come la giusta necessità di spaccarsi male, perché diavolo, te lo meriti. Psichedelia e Doors a parte, poter alzare quella gobba da 15 ore davanti uno schermo blu, Quasimodo, ti fa vedere che oltre Notre-Dame c’è tutto un mondo da scoprire che può arricchirti e farti suonare con più gioia  e vigore le campane quando tornerai.

4. Semplicemente, godertela.
Altro punto a favore di chi ama “lavorare duro e divertirsi duro”. Ma, in ogni caso, porca miseria la vita è una. Dato che il tempo è una risorsa scarsa, almeno una piccola percentuale dedicata a non avvelenarsi ci può stare. Come antidoto.

5. Renderti conto che, comunque, i dindi li vedi dopo l’estate.
Questa cosa credo venga detta sempre sottotraccia ma, a meno che tu non lavori per attività che lucrano nel periodo estivo (turismo es.), da quando sono freelance mi rendo conto che lavorare ad Agosto per vedere i soldi a Ottobre o Novembre di quel periodo.. ma chi me lo fa fare?

I clienti, in questo periodo, sono i primi a sparire e se tu sparisci per qualche giorno non muore nessuno. Come dice il mio amico Dario Stefanelli “mica salviamo vite umane”.

Questo però non vuol dire urlare fuck this shit e ribaltare i tavoli, ovvio che un occhio al monitoraggio stile Sauron va sempre tenuto aperto e bisogna rispondere pronto se ci sono criticità improvvise, anche e soprattutto se ti pagano per questo (ok, dopo, ma sempre pagheranno). La professionalità è anche questo.

Poi certo, siamo ormai mentalmente ansiosi da non poter staccare al 100% quindi…

4  cose (+1 a finale) da fare durante le vacanze, freelance

1. Studiare quel corso da tempo rimandato.
Mentre formi la tua tintarella sotto l’ombrellone o la panza sotto il tavolone, riprendi a formare anche la tua mente: avrai anche tu una cartella/scaffale con tutto il materiale di corsi, post, libri accumulati durante l’inverno come un diligente Cip (Ciop era troppo cazzaro).

Adesso è arrivato il momento di fare i compiti per l’estate, per tornare con nuove idee in plancia.

2. Curare un progetto personale.
Ad esempio, l’anno scorso ho effettuato un piccolo restyling del mio sito. Quest’anno ho altre due-tre cose in cantiere alle quali voglio lavorare si seriamente ma con tempi più rilassati e meno interrotti dalle migliaia di notifiche.

Non prendertene a male, a parte qualche like sparso, mi frega relativamente dei tuoi piedi sul bagnasciuga in Grecia 😀

3. Scrivere qualche post da programmare.
Hai presente il secchione che durante le vacanze estive si preparava pure il programma dell’anno dopo? Bene, in parte prendine spunto: se sei un freelance dovrai curare il tuo personal brand no? Allora smettila di piagnucolare che non hai mai tempo perché i clienti ti stressano (poverino!)

Questo è il momento adatto di mettere legna in cascina ovvero un po’ di post in bozza per il tuo blog.

4. Ri-organizzare il tuo modus operandi.
Quando gioco ai GdR vengo sempre accusato di perdere tre ore a sistemare l’inventario. Lo so che è da ossessivi-compulsivi ma in fin dei conti aiuta anche nel lavoro (non so quanto in Fallout, ma nel lavoro si): prenditi un giorno per rivedere cosa andrebbe migliorato nel tuo approccio di ogni giorno.

Potresti scoprire che bastava solo fermarsi e guardare le cose a mente fresca per migliorare dopo.

5. Rassicurare quei clienti che rimangono attivi.
Come scrivevo sopra, se hai dei clienti nel settore turistico o che comunque producono in questi mesi, il consiglio è di andare in vacanza appena finita la loro stagione. Se invece qualcuno rimane più o meno attivo rassicuralo che non sparirai completamente.

Basta poco per essere professionali anche con un cappello di paglia e le ciabatte.

Bene tu cosa ne pensi? Io ti dico subito che disattenderò parte di questi punti.. più che altro perché mi sa che mi fermo a Settembre (vacanze intelligenti, almeno qualcosa di smart dovrò farlo in vita mia no 😀 ?)

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