La favola dello UX Design e la sua realtà: due mondi contrapposti

Designing the user experience
Tempo stimato di lettura: 3 minuti, 29 secondi
Pubblicato il 29 Ottobre 2012

User Experience Design (UXD) è il termine che viene utilizzato per identificare i processi seguiti per realizzare prodotti che assecondino le percezioni e le reazioni di un utente in base alla sua aspettativa di utilizzo; creare una esperienza utente avvincente è molto più che fare un prodotto utilizzabile, significa realizzare servizi interessanti, divertenti ed essenziali per la vita delle persone.

L’usabilità è un approccio allo sviluppo del prodotto che tiene conto di un continuo feed-back dell’utente durante l’arco di sviluppo, al fine di ridurre i costi e creare strumenti che soddisfino le loro esigenze e richieste: esiste un approccio alla progettazione che si basa sul rapporto esistente fra prodotto e l’utilizzo che gli utenti ne faranno.

Questi processi si concentrano sull’utilizzatore tramite la pianificazione, progettazione e lo sviluppo del prodotto.

Esistono diversi percorsi che possono essere intrapresi per arrivare a questa realizzazione: il poster della Usability professionals association (www.upassoc.org) riporta i passaggi per la realizzazione di un prodotto usabile:  partendo dalla definizione degli utenti e dei loro requisiti per arrivare fino ai test di usabilità, la procedura di realizzazione può essere suddivisa in 4 grandi macrofasi

  • analisi
  • design
  • implementazione
  • sviluppo

MA…La realtà come al solito differisce dalla pratica

le attività riportate nel poster sono molto piu dettagliate: per arrivare dall’analisi al design si passa attraverso un numero considerevole di step, fra cui l’incontro con gli stakeholders del progetto, la creazione del team per la sua realizzazione, la definizione delle varie fasi di sviluppo e la creazione degli user profiles.

Tutte una serie di attività molto lunghe e quindi ?

Il processo cosi delineato è più una finzione che una vera pratica, ma non perchè i concetti riportati e gli step proposti siano sbagliatti, tutt’altro! il processo è utopia poichè nella realtà dei fatti è difficilmente praticabile: quanti di voi che lavorano nel campo della UX Design lo seguono passo passo ? Se siamo fortunati probabilmente seguiamo il 30% di quello indicato dalla usability professional association.

La realtà infatti è ben diversa dalla pur interessante teoria.

Sebbene l’approccio sia molto popolare e il poster famoso, ne possiamo utilizzare e mettere in pratica solo una minima parte e questo perché siamo spinti da esigenze di committenti che forzano la possibilità di seguire dettagliatamente il processo.

Le esigenze degli stakeholder, i tempi di realizzazione, la reperibilità delle risorse adeguate e soprattutto i budget dei processi ci spingono ad utilizzare una versione ridotta e personalizzata di quello che è un ampio processo di realizzazione.

Dobbiamo far emergere un processo semplificato che, pur rifacendosi alla teoria, ci consenta di velocizzare e snellire la pratica: non tutti i progetti sono uguali, non tutti i clienti hanno le stesse esigenze.

Dovendo realizzare un portale per e-commerce avremo esigenze diverse da quelle per la realizzazione di una interfaccia per la gestione di una catena di produzione industriale; non è necessario seguire, per diversi progetti, tutti gli step elencati nel poster “Designing the user experience” , dobbiamo imparare ad essere flessibili.

Definiamo i punti essenziali

Visto che non siamo in grado di seguire pienamento tutto il processo, dobbiamo imparare ad essere flessibili; dobbiamo estrapolare i punti essenziali, in modo da riuscire a realizzare un nuovo pattern, creando un approccio semplificato alla UXD.

Fra tutti i punti quelli che probabilmente utilizziamo maggiormente in diversi contesti e per diversi progetti sono:

  1. Raccogliere le informazioni sul problema: dobbiamo capire cosa andremo a fare, le persone coinvolte e gli obiettivi finali. Dobbiamo conoscere il cliente per identificare quelli che sono i requisiti del prodotto
  2. Prepararsi il design: creare uno schizzo che nasce dalla conoscenza del “cosa andremo a fare” per preparare il design da migliorare e sviluppare in futuro
  3. Design: prototipizzare la prima idea quindi passare da uno schizzo low profile ad un design high profile
  4. Approvazione: abbiamo creato per noi o per il cliente ? quello fatto deve essere accettato e per farlo accettare deve essere presentato con cura.Bisogna spendere tempo per presentare il nostro prodotto nel modo migliore.

il Design è un processo che muta nel tempo, esso si evolve e cambia secondo i cambiamenti delle esigenze dei clienti, noi dobbiamo imparare ad essere fluidi e flessibili per adattarci a queste differenti esigenze e riuscire a creare un prodotto che non solo sia usabile, ma anche essenziale per le persone.

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