Email marketing: il tuo successo viaggia in rete

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Pubblicato il 1 Febbraio 2016

A volte basta una mail.

E spesso risulta essere un’ottima soluzione. Già, perché le mail rappresentano un grande potenziale per fare marketing, con onestà e un pizzico di strategia. Ma andiamo a esaminare i dettagli.

Chi, cosa, come e perché.

Chiedere l’indirizzo mail è la via più semplice per crearti una lista di contatti a cui interessano i tuoi servizi o prodotti. Puoi chiederlo a voce, con un messaggio, con una call to action o con un modulo di contatto, che deve essere breve e semplice da compilare (insomma, non dev’essere un interrogatorio, possono bastare nome, cognome, indirizzo mail e luogo).

Quando hai ottenuto i contatti, suddividili in categorie (puoi utilizzare un foglio di lavoro, ad esempio, utile anche per importare i contatti nei database messi a disposizione dai vari siti), così potrai creare comunicazioni personalizzate in base agli interessi e alle relazioni che le persone hanno con la tua attività.

email marketing

Identikit di una mail di successo.

Oserei affermare che la caratteristica principale è la semplicità. Essere semplici, però, non significa poca attenzione ai dettagli, contenuti miseri, un tono da toccata e fuga.
Eh no! Semplicità è chiarezza, complicità, coinvolgimento, è essere sintetici ma comprensibili, dettagliati senza giri di parole, precisi e mai noiosi.
Un esempio? Saluta, presenta te stesso (o la tua attività) e il tuo servizio, offri qualche consiglio, fai ai tuoi destinatari qualche domanda per conoscerli un po’ meglio (e coinvolgerli nella tua attività), ringrazia dell’attenzione e della loro eventuale iscrizione alla tua newsletter.

Esamina, inoltre, i precedenti acquisti o le pagine più cliccate dagli utenti: potrai così identificare meglio i loro interessi e inviare la mail giusta al momento giusto.
Ad esempio, se la pagina più cliccata del sito della tua azienda è quella relativa agli antistaminici, potresti optare per una mail su consigli e prodotti per prevenire le allergie da inviare in febbraio (periodo che precede la primavera) agli utenti interessati.

Un altro consiglio è di chiedere direttamente ai destinatari delle mail se vogliono essere aggiornati e come preferiscono essere contattati, accompagnando le richieste con un link a un breve modulo da compilare.

Come attrarre e mantenere l’attenzione.

Nell’email marketing la prima impressione conta. E della prima impressione fanno parte il nome, l’indirizzo mail e l’oggetto. Scegli un nome che rappresenti la tua attività e che le persone possano facilmente riconoscere (e di cui imparano a fidarsi). Scrivi un oggetto chiaro, semplice, breve (meglio non più di 10 parole) e che contenga informazioni pertinenti. Se possibile, personalizzalo e localizzalo.

Evita termini come offerta speciale, sconto, gratuito, promemoria, i punti esclamativi e il simbolo dell’euro, perché attivano i filtri anti spam.

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Dritti al punto.

Non tergiversare. Quando hai definito gli obiettivi della tua campagna di email marketing (traffico verso il sito, promozione prodotto, annuncio, eccetera), sai quel che devi scrivere e a chi ti stai rivolgendo. Dunque non servono periodi lunghi e tortuosi per occupare lo spazio a disposizione con labirinti di parole.
Prendi la strada diretta: utilizza periodi brevi (non più di tre righe e ognuno incentrato su un’idea) e scrivi contenuti incentrati sulle informazioni più importanti, quelle che interessano ai tuoi destinatari.
Le persone hanno poco tempo per leggere le tante mail che arrivano, dunque accenna ai contenuti più corposi creando link diretti a pagine specifiche (ne parleremo più avanti) dove possono trovare tutte le informazioni nei dettagli. Lascia i tuoi destinatari liberi di decidere se approfondire e quando farlo.

Aggiungi alla mail contenuti visivi come immagini, video (anche tutorial, ad esempio), oppure link e materiali utili.

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Link: il teletrasporto del web.

Indispensabili nei siti, i link e gli inviti all’azione lo sono anche per le mail. Possono nascondersi dietro parole, frasi o immagini, e portano gli utenti verso altri contenuti dettagliati, ricchi di tutte le informazioni che non hai aggiunto nelle mail.
Questi collegamenti, inoltre, sono utili per portare traffico al tuo sito e veicolare le persone verso le pagine più strategiche.

Il link in fondo alla mail, indispensabile, deve dare la possibilità ai destinatari di cancellarsi dalla newsletter, aggiornare le informazioni di contatto o registrarsi se non l’avevano ancora fatto.

Ricordati di costruire un percorso chiaro e semplice di disiscrizione: non per facilitare le persone a lasciarti, ma per offrire un buon servizio. Forse non interesserà a tutti, ma di certo farai una bella figura.

Il tuo stile si vede e si sente.

L’email marketing fa parte della tua strategia di promozione, ma non devi rischiare di finire nella spam. Come tutelarti?
Semplice: crea il tuo stile. Utilizza temi personalizzati per ogni tipologia di target, grassetti per le parole chiave (questo è uno degli elementi utili per fare chiarezza), grafiche e immagini per evidenziare i concetti principali e indicare ai tuoi destinatari la strada (quella giusta da seguire per realizzare il tuo obiettivo).
Il tuo stile deve essere persuasivo, coinvolgente, adatto a ogni destinatario. Vada per il tono informale, nell’email marketing puoi permettertelo, ma senza esagerare.

Facciamo chiarezza: qual è la pagina di destinazione?

Per ogni campagna di email marketing devi definire pagine di destinazione specifiche (a cui i tuoi link punteranno). Devono essere pertinenti, chiare, complete di tutte le informazioni che possono servire ai tuoi clienti o potenziali.

Attenzione a non barare: utilizzare link come stratagemmi, per portare traffico al tuo sito senza alcuna utilità per gli utenti, giocherà solo a tuo sfavore, perché le tue mail saranno etichettate come spam (e a questo è dura rimediare).

Ricorda che sia le mail sia le pagine di destinazione devono essere fruibili su tutti gli strumenti da cui si può accedere alla rete.

Dati e statistiche: la guida dell’email marketing.

I vari strumenti che utilizzi per le tue campagne (come Mailchimp, ad esempio), mettono a tua disposizione anche la possibilità di analizzare dati fondamentali per definire nei dettagli la tua strategia: quante mail inviare, con quali contenuti e link, a che ora e in quale giorno della settimana, e altre variabili.
Monitorare i dati è utile anche per programmare l’invio delle mail: una possibilità offerta da molti siti di email marketing e che ti farà risparmiare parecchio tempo e lavoro.

Split test: farsi leggere diventa più semplice.  

Sapevi che c’è un metodo per aumentare il numero di persone che aprono le tue mail?
Lo split test, o A/B test, consiste nel creare due versione di una mail per testare approcci differenti.
Invii a metà lista di clienti la versione A, a metà la versione B (modificando la frequenza, il giorno, l’ora, l’oggetto, i contenuti, la grafica o altro) ed esamini le statistiche.
La versione con il tasso più alto di aperture è quella vincente.

Essere costanti va bene, ossessionare no.

Individuare la giusta frequenza degli invii è molto utile nell’email marketing. Non bombardare i tuoi destinatari di messaggi, non inserire troppi contenuti in una mail e scegli un tempo ragionevole tra l’invio di una e dell’altra (una sintesi mensile è buona pratica, salvo eccezioni come le novità che i tuoi clienti o potenziali non possono assolutamente perdersi).

E tu hai già provato a utilizzare l’email marketing? Com’è andata?

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