Come scrivere una lettera di presentazione?

Lettera di presentazione
Tempo stimato di lettura: 4 minuti, 2 secondi
Pubblicato il 6 Settembre 2012

La storia è questa.

Ogni tanto cerco degli sviluppatori che mi possano affiancare su alcuni progetti.

Pubblico l’annuncio su Crebs e i social. In alto, un bel link alla mia pagina personale.

Qui di seguito i sette errori più diffusi che ho riscontrato.

Voglio essere chiaro: non pubblico questo elenco perché mi va di prendermela con qualcuno.

Tutti facciamo errori, specie chi ha ancora poca esperienza.

Ma se nessuno ti dice in cosa hai sbagliato, non potrai mai imparare.

E allora si comincia.

1 – Nessuna lettera di presentazione

Due di voi mi hanno mandato un cv con una bella email vuota.

Eh, già.

Se non hai avuto il tempo per scrivermi un messaggio di due righe, figurati io a leggere il tuo cv.

2- Vecchie abitudini

Se c’è una cosa non sopporto più degli errori di grammatica, sono le maiuscole nel Voi o nel Lei che si usavano credo vent’anni fa.

Signori, la scrittura si evolve.

Qualcuno di voi, evidentemente, no.

3- Mancanza di una presenza online

Sì, lo so che sei ancora un junior, ma io sto cercando una persona che vuole lavorare nel campo del web.

Mi aspetto quindi di trovare, oltre al solito profilo facebook, almeno un profilo Linkedin, Twitter, qualunque cosa che mi faccia capire che spendi più di cinque minuti al giorno su internet.

E se vuoi farmi commuovere, aggiungi in coda all’email il sito personale in cui hai investito dieci euro per un dominio di primo livello col tuo nome e cognome.

4- Niente personalizzazione

Ora: se tu leggi le due righe dell’annuncio e poi vai sul sito linkato al mio nome, certo non ti immagini ci sia dietro un’azienda stile Microsoft.

Quindi smettila di darmi del lei, del voi, dell’organizzazione; smettila di candidarti alla “Loro azienda che investe in qualità e professionalità”.

Passi il “Lei” e il “Voi”, ma del “Loro” non mi aveva ancora dato nessuno.

Smettiamola di prenderci in giro.

Smettila di mandare email a un datore di lavoro che non sai nemmeno di che forma sia fatto.

5- Niente motivazione

Le tue esperienze le leggo nel cv. Su questo non ci piove.

Quindi non mi va di rileggerle nell’email.

Lì invece mi aspetto di capire che tipo sei e cosa ti aspetti dalla nostra collaborazione.

Quello che sei veramente, intendo.

Non mi interessa sapere che sei molto interessato a questo lavoro, poiché questo me lo stai dimostrando investendo il tuo tempo a mandarmi un’email.

Fammi capire che non stai mandando un’email a caso, spiegami perché la mia offerta di lavoro corrisponde a quello che sai fare, al tuo modo di fare le cose, al perché fai le cose.

Dovessimo avere la stessa visione del mondo, vuoi davvero che mi freghi qualcosa del tuo curriculum? Io non solo ti voglio come stagista, passo proprio da casa tua a prenderti.

I programmi si imparano, la passione e i valori no.

6- Niente specializzazione

Sì ho capito che sei un junior (e due).

Ma possibile che stai rispondendo a un annuncio di ricerca di UX designer senza mai aver letto nulla in proposito? Senza mai aver usato Photoshop? Senza sapere cosa significhi UX? Scambiando lo UX design con il Graphic Design?

Se devo cominciare a spiegarti tutto da zero, allora ti vendo un corso.

7 – Alla ricerca del posto perduto

Questa è l’ultima chicca.

Un po’ esistenziale.

“Salve sono interessato a sapere se lo stage è rivolto all’assunzione, grazie.”

Sospiro.

Come faccio a scrivere qualcosa senza far saltare i nervi a qualcuno.

Rispondo così.

Prometto che è l’ultima pippa e poi chiudo.

Non vieni assunto mai per caso.

I più bravi lavoratori trovano sempre un posto nelle società migliori.

Più sei bravo, più sarai conteso tra società concorrenti e, a volte, città e nazioni concorrenti.

Se tu sei un junior la cosa su cui dovresti concentrarti di più adesso non è quella di farti assumere, ma quella di diventare bravo.

Estremamente bravo.

Eccezionalmente bravo.

Se non riesci a essere eccezionalmente bravo è probabile che questo non sia il lavoro giusto per te.

Più sarai bravo, più cercherai delle sfide difficili che ti metteranno alla prova e sarai dunque meno motivato ad essere assunto.

Questo perché l’assunzione ti porterebbe a imparare meno nel medio periodo e a non imparare affatto nel lungo.

Dunque, se sei un junior e mi chiedi se lo stage è rivolto all’assunzione, io stringo i denti.

Vorrei dirti che non riesco a credere che alla tua età mi stia facendo questa domanda; che il web è un settore che cambia improvvisamente ogni sei mesi; che sposta i centri di eccellenza in una città del mondo ogni cinque anni; e che certo al momento non si trova in Italia.

E invece ti dico: no, mi spiace.

Sospiro, mi curo con un po’ di autoipnosi, riapro gli occhi e vado avanti.

In bocca al lupo.

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