Come realizzare un logo per un’APP

Immagine originale tratta da Fotolia
Tempo stimato di lettura: 3 minuti, 11 secondi
Pubblicato il 19 Giugno 2014

Ultimamente mi è stata commissionata la realizzazione di un logo per un’app per iOS.

Essendo l’app in sviluppo non c’erano grafiche esistenti o basi da cui partire, ma andava creato qualcosa da zero, qualcosa di completamente nuovo.

Entusiasta per la nuova sfida ho iniziato a pensare al progetto ma non appena ho iniziato a lavorarci mi sono subito resa conto che c’era qualcosa di diverso.

Ho realizzato molti loghi ma non avendo mai realizzato prima un logo per un’app, non mi era mai capitato nemmeno di fermarmi a riflettere ed invece appena ho iniziato a gettare le basi ho capito che il lavoro andava impostato in modo diverso, l’approccio stesso doveva essere diverso.
Non a caso girando per il web dopo qualche ricerca ho scoperto che nei siti inglesi non si parla nemmeno di logo design ma di icon design.

Wikipedia definisce:

Il logo come il simbolo o la scritta, che solitamente rappresenta un prodotto, un servizio, un’azienda o un’organizzazione mentre l’icona come un’immagine (di solito un disegno stilizzato) di dimensioni ridotte il cui scopo è rappresentare un programma, un’azione o un tipo di file, o trasmettere un’informazione in forma estremamente sintetica.

Per funzionare il logo doveva seguire entrambe le definizioni.
Così mi sono messa a osservare le classiche icone presenti sul mio iPhone e a cercare esempi di loghi di app su internet per cercare di definire dei principi da seguire.

Evita di inserire troppo testo

La prima cosa che ho notato é che la maggior parte delle app non presentano testo.
Anche aziende che non sono nate come app e che presentano loghi che incorporano il loro nome, hanno cercato di ridurre il testo il più possibile. Basti pensare all’applicazione di Linkedin, che presenta solo l'”in” finale, alla “f” di Facebook o al “Be” di Behance.

in-f-be

Un’altra alternativa, nel caso di loghi che presentino pittogramma e logotipo, può essere quella di riprodurre solamente il pittogramma, come nel caso di Twitter o di Pocket.

twitter-pocket

Keep it simple

Bisogna quindi cercare di ridurre i loghi ad un semplice elemento grafico, una forma accattivante che permetta di riconoscere all’istante l’app e la sua funzione. Ottimi esempi possono essere: Whatsapp, Google Analytics e Flipboard.

w-g-f

Attenzione però semplice non vuol dire che dobbiamo ridurre necessariamente il nostro design ad un segno piatto e stilizzato, quello é uno stile che si è diffuso con il flat design, ma anche quando era di moda lo scheumorfismo le app che funzionavano erano quelle rappresentate da un concetto semplice, un bloc notes, un portafoglio, elementi che facevano subito immaginare la funzione dell’app, il design deve seguire uno scopo piuttosto che una moda.

Utilizza colori vivaci

Quando possibile, ovvero quando non c’è da attenersi a colori già definiti, é bene utilizzare colori brillanti e vivaci. Sui dispositivi sono installate decine di app, la nostra icona deve risaltare, deve venir fuori in mezzo alle altre ogni volta che si osserva lo schermo.

Con l’abbandono dello scheumorfismo si è anche diffusa la tendenza di usare una palette di colori limitata, spesso composta da un solo colore di sfondo ed un elemento grafico bianco.

It’s a button

Nonostante la grande diffusione del flat design, forse anche per influenza della grafica di iOS7, molte delle app non presentano uno sfondo piatto ma una lieve sfumatura o un bagliore, come per evidenziare la loro funzione di bottone.

In altri casi presentano una piccola linea alla base per definire lo spessore, questa tecnica si può vedere in particolare nelle app di Google: GMail, Google Maps, Google Drive.

google-app

E Android?

Le regole da seguire sono le stesse, ma su Android, oltre alla tipica icona quadrata con gli angoli arrotondati, molte app presentano icone con forme personalizzate.

android

Conclusioni

Questi semplici principi possono aiutarci nella realizzazione del logo per un’app, per tutte le informazioni sui formati delle icone, consultate la guida iOS Human Interface Guidelines per iOS appunto e Iconography per Android.

Shares