Come integrare lo Storytelling in un sito web

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Pubblicato il 11 Febbraio 2014

Lo storytelling è la principale forma di comunicazione da sempre, è una comunicazione che crea empatia, che trasferisce esperienza e attribuisce un senso al mondo. Tramite la narrazione si comprende cosa sta accadendo e cosa potrebbe accadere, come se si fosse protagonisti e non ascoltatori della storia.
I racconti non sono mai neutri, hanno sempre un messaggio che apporta significato e favorisce l’interpretazione della realtà.

Perché è importante?

I principali eventi dell’umanità sono stati e sono tuttora trasmessi sotto forma di narrazione, orale o scritta. L’efficacia di questa comunicazione è rimasta inalterata nel tempo e nel corso del ‘900 ha interessato ambiti di studio molto vari, dalle scienze psicologiche, alla linguistica a quelle economiche. É diventata quindi uno strumento professionale per influenzare, promuovere cose, stimolare percezioni e punti di vista.
La narrazione inoltre è una forma di comunicazione molto efficace perché attiva nell’ascoltatore ricordi e memorie autobiografiche di esperienze analoghe e permette la costruzione di significati ulteriori e personali.
Riassumendo possiamo dire che lo storytelling è un potente strumento di comunicazione perché:

  • le storie semplificano e attribuiscono ordine e significato a vicende complesse
  • le storie sono memorabili perché raccontano di persone come te
  • le storie sviluppano connessioni emotive e relazionali con le persone
  • le storie convincono laddove il ragionamento o i fatti non persuadono, perché il significato viene elaborato dall’ascoltatore in maniera autonoma

Come possiamo raccontare una storia su un sito web?

La narrazione d’impresa applicata al progetto di un sito web va affrontata in maniera “olistica”, cioè complessiva, soprattutto in ambito digitale dove una storia può essere narrata con vari strumenti e a vari livelli:

  • di contenuto
  • visivo
  • di esperienza utente

Il primo passo da compiere nello storytelling web design è definire quale sia il pubblico di riferimento del sito.
Nel progettare il sito chiediamoci  “chi le visiterà”? Il pubblico a cui il sito è rivolto è interno (dipendenti, collaboratori, management) o esterno  (clienti, fornitori, media ecc.) ?
Domandiamoci  anche cosa vogliamo che gli utenti facciano  una volta giunti sulla nostra pagina. Cioè qual è la call to action? Vogliamo essere contattati, vogliamo indirizzare i visitatori sui prodotti, o vogliamo  che interagiscano sui nostri canali social?
Successivamente va  perseguito l’obiettivo che si vuole trasmettere con la storia che narriamo:

  1. creare identità
  2. motivare
  3. conservare la memoria
  4. orientare le opinioni
  5. perseguire obiettivi specifici strategici o di consumo

Rispetto alla UX e all’architettura informativa del sito, per progettare il flusso informativo in modo simile a una storia è necessario seguire lo svolgimento della trama ed è importante farlo in modo che l’utente possa sempre orientarsi nella narrazione, anche se vi accede in un modo casuale.
Per quanto riguarda il layout grafico gli approcci sono vari, ne suggerisco qui alcuni:

1. Le storie che esprimono un punto di vista individuale sono particolarmente adatte per favorire la comunicazione della cultura e dell’identità dell’impresa o per creare un’atmosfera di condivisione. In questo caso aggiungere foto, illustrazioni, testimonianze video, infografiche, o vignette in modo strategico può dare coerenza alla storia.
Luxottica storytellingBello e coinvolgente il sito di Luxottica, che sceglie di comunicare tutti i suoi contenuti attraverso il visual storytelling: immagini  di luoghi, oggetti ma soprattutto persone. Ciascuna immagine narra una storia, talvolta con le testimonianze video di chi in Luxottica lavora o ha lavorato. Oppure racconti fotografici e testi che si integrano in modo congruo nella struttura narrativa del sito restituendo all’utente un’esperienza emozionante, coinvolgente e la curiosità di navigare il sito in tutte le sue parti.
Un esempio eccellente che mi sento di raccomandare a chiunque voglia cimentarsi in un approccio di storytelling web design.

Un altro bell’esempio è questo video che, come tutto il sito, racconta le qualità eroiche del marchio Johnnie Walker, la sua leggendaria fondazione e sull tema del viaggio imposta tutta la sua comunicazione.

Lo stesso nome del brand, Johnnie Walker (Johnnie che cammina) è il fulcro della storia e il narratore ce la racconta camminando. Johnnie Walker è un un grand uomo, un esempio di ambizione, costanza e determinazione nel superare le difficoltà della vita. Sono questi i passaggi che ci emozionano e che ci trasmettono i valori dell’azienda, che cessa di essere tale per diventare l’anima del protagonista, l’eroe della storia.
Anche il contesto del racconto è molto circostanziato: la storia del whisky scozzese è ambientata in Scozia e narrata da Robert Carlyle, il noto attore scozzese.

2. Un’altro approccio può essere la creazione di una mascotte alla quale affidare il racconto della propria organizzazione tramite vari supporti, audio, video, testoMascotte in web design ecc. che può trovare dal punto di vista visivo varie soluzioni, come il collage del sito Amici Cucciolotti,  la mascotte che diventa parte integrante del logo come nel caso dei prodotti Foxy oppure diventa un’esperienza di gioco come nel sito dei Coco Pops di Kellog’s. Una simpatica scimmietta esploratrice ci conduce nella giungla alla ricerca dei Coco Pops rubati.
Per ulteriori esempi sull’uso delle mascotte vi invito a  leggere questo post di Giorgio Taverniti http://socialblog.giorgiotave.it/mascotte-sui-social-network/2746

3. Un modo nuovo e originale per raccontare le storie sono i video interattivi realizzati in Flash o con tecnologia 3D. In Italia vi segnalo il sito di Amadori, un bell’esempio di umanizzazione dell’azienda attraverso la simpatia del suo fondatore Francesco Amadori. Il sito integra in modo coerente testo, video e un simpatico gioco interattivo “Dov’è Francesco Amadori”? un’esperienza che prosegue anche sul canale video di YouTube e sul web con un sito dedicato: http://www.amadori.it/video-experience/.

Infine, un visual storytelling tutto incentrato sul prodotto e sull’intrattenimento  è il marchio Tic Tac del gruppo Ferrero. Particolarmente divertenti i giochi dell’area Plash, sezione interattiva  dove possiamo concepire un messaggio da inviare ai nostri amici con le parole chiave del marchio TicTac, vedere video, caricare foto e personalizzarle con la grafica TicTac di Plash People, condividere foto geolocalizzate con Plash the World e infine nell’aera Fun provare tanti giochi interattivi con tanto di classifica.

Il contenuto: cosa racconta di noi il nostro sito web?

Pagine di “Chi  siamo”

La sezione “chi siamo”, il profilo o l’”about me” di un website è normalmente una delle sezioni più visitate, lo possiamo facilmente verificare guardando la web analytics di un sito. L’about me è uno spazio informativo che sintetizza ed esprime l’identità di una persona, di un professionista o di un’organizzazione. In essa viene distillata la storia, il patrimonio di conoscenze, valori e competenze di una persona o di un’azienda.
Le pagine del profilo sono anche quelle meno sfruttate mentre possono essere il posto perfetto per attirare le persone e costruire con loro un rapporto privilegiato. Con esse raggiungiamo almeno 2 obiettivi, entrare in relazione con le persone a livello emozionale e comunicare la nostra autenticità.
Lo storytelling di un’organizzazione deve fornire informazioni su chi è l’azienda, da dove proviene, dove sta andando e su chi sono i suoi compagni di viaggio.

Nello scegliere che tipo di storia raccontare, consideriamo queste opzioni:

  •  Una storia sulla fondazione dell’azienda, sul contesto in cui opera e sul suo background.

Esemplare in questo caso il sito di Gancia che propone un viaggio nel marchio e nella storia dell’azienda in relazione ai principali fatti storici in Italia e nel mondo.

Storia aziendale, mission e vision sono raccontate sfogliando le pagine di un libro, nel tentativo di trasmettere non solo il valore di un prodotto come il cashmere a colori che ha reso famoso Brunello Cucinelli, ma anche dare centralità al lavoro dell’uomo, alla bellezza del territorio in cui è cresciuta l’impresa.

  • Una storia che parla di unità, di condivisione, di amicizia: valori alla base della vision di Ikea e dello spirito che anima l’azienda internazionale.
  • Una storia che parte dal prodotto per raccontare chi siamo, dove non conta ciò che sei ma quello che fai: è il caso di Fiat. Anche negli altri website del gruppo il concept del corporate storytelling è sviluppato appieno, come si vede nelle immagini seguenti:

Fiat Storytelling

Il cuore del progetto sono le storie sui temi dei progetti di ricerca internazionali,  di innovazione e best practices raccontate con il supporto di immagini e video narranti.

Spero che i consigli che vi abbiamo dato e gli esempi di integrazione dello storytelling in un sito web possano servirvi come ispirazione per costruire un’esperienza web realmente narrativa ed emozionale.
Per approfondire l’argomento con ulteriori casi di successo stranieri vi suggerisco la lettura di questo post: 10 esempi di storytelling nel web design.

Se avete altri esempi efficaci di storytelling applicato ad un sito web, soprattutto se italiani, vi invitiamo a segnalarceli e a condividerli sul nostro sito. Grazie!

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