7 Regole per non Svenarsi con Google AdWords (Per PMI)

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Pubblicato il 15 Ottobre 2013
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Promuovere prodotti e servizi sul Web dovendo competere con altri giganti di settore (si pensi solo ad Amazon o Ebay per farsi venire qualche brivido lungo la schiena) può sembrare uno scoglio insormontabile per le piccole imprese e i liberi professionisti.

La buona notizia è che Google AdWords mette a disposizione una serie di strumenti che permettono di sfruttare in modo profittevole una campagna PPC, a patto che questi vengano utilizzati in modo “rigido” all’interno di strategie ben delineate.

Il problema

AdWords è complicato. Chiunque vi prometta risultati mirabolanti con uno sforzo minimo è, probabilmente, un cialtrone o un pazzo (spesso le due ipotesi viaggiano assieme). L’unico sistema di sfruttare Google AdWords senza perdere soldi è utilizzarlo in modo corretto, e cioè:

  • Preparare una strategia precisa prima di mettere in atto le vostre campagne
  • Seguire giornalmente o settimanalmente andamenti, dati e statistiche, valutando le criticità in base ai risultati ottenuti
  • Monitorare ogni singola variazione correlata agli obiettivi precedentemente stabiliti

. Il vostro account AdWords, inoltre, ama l’odore dei soldi ed è in grado di togliervene parecchi. Solo seguendolo con cura potrete aspettarvi un ritorno economico adeguato.

1) Semplicità

Non è necessario creare una miriade di annunci collegandoli a magliaia di parole chiave. Orientate i vostri primi sforzi su pochissimi annunci e pochissime parole chiave. Siete “piccoli”, ricordatelo sempre. Le vostre risorse, per lo più scarse, vanno canalizzate in modo scientifico perché, rispetto ad altri, non avete margini di spreco.

Iniziate con poco e, progressivamente, aumentate gli sforzi. È come una partita a poker: si rischia se si può rischiare, altrimenti si attende, con calma, la mano buona.
Ricordate l’esempio del cagnolino? Se vi piacciono i cani non ne comprate 14 in una sola volta. Iniziate con uno e gli dedicate tutto il tempo possibile. Una volta “organizzata” la vostra vita con lui, magari sarete in grado di acquistare un altro paio, e così via…

2) Monitorate i Progressi

Non c’è niente di più importante del “monitoraggio” del vostro account: rendimenti, raggiungimento degli obiettivi, parole chiave, CTR, quality score, annunci più o meno redditizi ecc…

Per farlo vi consigliamo di collegare i vostri account AdWords e Google Analytics. Tenete traccia di tutti i dati, soprattutto quando effettuate delle variazioni. Questo vi consentirà di valutarne l’effettiva efficacia e, qualora l’intuizione fosse stata sbagliata, potrete tornare indietro senza problemi.

3) Non strafate, occhio al Quality Score

Il classico esempio del voler “strafare” è trascurare i target. Nella foga di creare annunci e keyword, vi dimenticate che ogni singola parola chiave, insieme a pochissime altre, va correlata a specifici annunci, i quali dovranno condurre a specifiche landing pages. Solo in questo modo si può essere certi (o quasi) di poter attirare utenti altamente profilati, il che aumenta esponenzialmente le possibilità di convertire i prospects in clienti effettivi.

Attenersi a questa regola, inoltre, è fondamentale per un altro motivo: migliorare il quality score. A parità di offerta per una parola chiave, infatti, vengono premiati gli annunci che hanno il più alto quality score. Questo dettaglio può comportare conseguenze enormi (sottolineo enormi) all’interno della vostra intera campagna AdWords.

4) Attenzione al budget

Di nuovo, non fatevi prendere dalla foga. Definite un budget e non modificatelo ad ogni piè sospinto. Una formula da utilizzare per stabilire il budget può essere la seguente:

(Budget Totale delle vostre campagne marketing x Percentuale da dirottare su Google AdWords) / Giorni del mese = Budget Giornaliero

Se, ad esempio, avete 1.000 € di budget al mese per le vostre campagne pubblicitarie e decidete di utilizzarne il 50% su Google Adwords, saprete già che il vostro massimo giornaliero (considerando una campagna attiva dal lunedì al venerdì) sarà di € 25. In questo modo potrete affrontare in modo tranquillo la vostra campagna AdWords, senza il timore di andare in rosso per colpa una errata valutazione iniziale.

5) Attenzione alle offerte per le parole chiave

Google AdWords, come noto, permette di specificare un’offerta specifica per ogni singola parola chiave. Dalla vostra offerta e dal CTR della parola chiave dipende la posizione media occupata nell’elenco degli annunci. Nel corso del tempo è fondamentale monitorare la posizione media occupata all’interno dell’elenco degli annunci, in relazione al quality score ed all’offerta proposta. Se il quality score è già ottimizzato e la posizione media è particolarmente bassa (oltre la 6° posizione) è necessario aumentare l’offerta per la parola chiave, sempre che il budget ve lo permetta.

Altri Suggerimenti

6) Remarketing

La tecnica del “remarketing” consiste nel mostrare, agli utenti che hanno già visitato determinate pagine del vostro sito web, annunci diversi e specifici all’interno della rete display, o adattare gli annunci sulla rete di ricerca affinchè rispecchino esattamente il prodotto o il servizio ricercato dall’utente nel vostro sito web. Questo consente di targetizzare ancora di più i vostri annunci, pubblicandone magari alcuni con offerte specifiche o call to actions che richiamino un particolare dettaglio del prodotto o del servizio di interesse.

7) Posizione media

Non è necessario apparire in prima posizione con i propri annunci. Fino alla 4° o 5° posizione, gli annunci possono avere un buon CTR. Tenete in considerazione questo suggerimento soprattutto quando vi trovate a competere per parole chiave “molto costose”. Quando la competitività è scarsa, e dunque le parole chiave “costano mediamente meno”, potete spingere le vostre offerte in modo più pesante e far comparire più in alto i vostri annunci. Questo consentirà di aumentare il CTR, uno dei tanti parametri importanti attraverso i quali Google AdWords valuta il quality score di una parola chiave.

Conclusione

Semplicità ed organizzazione devono essere i vostri punti fermi.
Ottimizzate il più possibile parole chiave, offerte, quality score, CTR, annunci e landing pages.
Procedete uno step alla volta, rimanendo strettamente all’interno del vostro budget.

Se le cose andranno bene (seguendo questi consigli sarete già sulla buona strada), avrete tutto il tempo, e soprattutto il denaro, per aumentare la portata della vostra campagna marketing su Google AdWords.

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