5 Clienti capaci di uccidere un freelance

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Pubblicato il 20 Gennaio 2015

La professione del Freelance, un po’ come tutte del resto, ha i suoi pro e i suoi contro.

Alcuni pro sono individuabili nella libertà di scelta dei lavori, ma anche nella libera organizzazione del lavoro o degli orari e già il poter lavorare da casa in un ambiente comodo (e che permette di limitare anche le spese, specie relative ai trasporti o di gestione) è sicuramente un fattore agevolante del Freelance.

I contro, benché alcuni molto specifici del settore, molto spesso si riscontrano comuni anche ad altre professioni. Uno di questi è sicuramente la tipologia di cliente con cui si ha a che fare.

Oggi, dall’altissima esperienza di cui dispongo (il sarcasmo è ovviamente sottinteso), cercherò di individuarne cinque.

Non cinque comuni però, ma i 5 Clienti capaci di uccidere un freelance. ossia quelli con cui è pericolosissimo avere a che fare perché tendono a trasmettere al freelance istinti suicidi o a indurlo a morte cerebrale nel volgere di un lasso di tempo relativamente breve. Dopo questo simpatico e esilarante avvertimento, passiamo all’analisi più seria:

#1 Il Tuttologo, detto anche “il Fuffa!!”

MEDIO PERICOLO

Il tuttologo sa tutto, conosce tutto, si informa di tutto, ha un’esperienza praticamente infinita e trasversale ed è praticamente un wiki umano, ma ha bisogno del vostro aiuto anche solo per farsi un biglietto da visita.

Badate bene, ovviamente lui lo farebbe meglio e con strumenti diversi dai vostri, (sicuramente li criticherà i vostri) ma o non ha tempo per farseli da solo o, purtroppo, ha un problema nella sua Workstation 3D 24core SSD per cui, come un dono dal cielo, ha deciso di servirsi del vostro operato.

Niente paura, il modo migliore per battere “il fuffa” è assecondarlo, lasciatelo parlare cercando di guidare la conversazione al reperire maggiori informazioni possibili sul lavoro che dovete svolgere, fatelo sentire su un piedistallo che al momento più opportuno sfilerete da sotto i suoi piedi rivolgendogli la domanda più difficile e più tecnica che possiate tirar fuori in quel momento, ovviamente lui risponderà, non so come, ma lo farà: bene, ditegli che è bravissimo e aumentate il vostro compenso del 40%. Giustificatevi dicendo che per soddisfare una così alta richiesta qualitativa dovete per forza fare degli sforzi maggiori tali da giustificare un aumento, tornerà sicuramente un po’ con i piedi per terra e potrete cominciare a parlare seriamente del lavoro che dovete fare. Attenzione: l’effetto del pericolo spesa maggiore dura solo pochi minuti, poi la fuffa riprende il sopravvento e si ricomincia da capo quindi siate veloci!

#2 L’amico

PERICOLOSISSIMO!

Non lavorate mai per gli amici.

Potrei concludere qui la descrizione di questa tipologia di clienti.

Usate gli amici, anche se è brutto dirlo, per conoscere potenziali clienti, magari per far mettere una buona parola (non una raccomandazione ma un consiglio, una buona parola!) se è un amico vero e voi avete bisogno di lavorare lo farà, ma non fatelo diventare un cliente.

Consigliare è diverso, impone da parte vostra maggiore attenzione a quel cliente proprio perché il vostro amico vi ha suggerito o presentato, ma l’amico deve rimanere fuori dal lavoro.

Se siete alla frutta e non sapete proprio dove trovare un lavoro non chiedetelo agli amici direttamente. Perché?

Proprio perché sono amici voi non potrete trattarli come clienti e loro si aspettano SEMPRE di essere trattati meglio di un cliente. Questi due obbiettivi purtroppo non si incontreranno mai!

Voi lavorerete sottopagati per un lavoro che come aspettativa ha quella di essere sopra la media di tutta la concorrenza esistente e proprio perché lavorate sottopagati (e per un amico verrà naturale posticipare una scadenza) tralasciare qualche aspetto da parte vostra e cercare accomodamenti sui pagamenti o richieste aggiuntive da parte sua, porterà ad essere scontenti entrambi.

E non è una bella cosa scontentarsi tra amici.

Io preferisco dire di no, non sono in grado, non ho tempo, non voglio. Insomma, no. Posso suggerire, consigliare, quello sì, posso metterlo in grado di scegliere anche un concorrente ma che possa fargli quel lavoro con cura e al giusto prezzo e trattato come si conviene tra cliente e freelance. L’ho imparato con il tempo (senza sarcasmo) e quelli a cui ho detto di no, consigliandoli verso altri, sono ancora tra i miei migliori amici, alcuni invece purtroppo e con molto rammarico non lo sono più.

#3 Il fornitore

MOLTO PERICOLOSO

Il fornitore è colui che vi commissiona un lavoro, magari banale, dicendovi che di li a poco vi riempirà di altri lavori suoi o di altre persone racchiuse magicamente nella sua sterminata rete di conoscenze e contatti. E’ una cornucopia di lavori, tutti potenziali, di cui la cosa maggiore che vi colpirà è come avete fatto a non vederla prima, ad essere stati fino ad oggi “fuori” da quella sterminata rete e da questo ben di Dio di lavori tutti bellissimi e tutti importantissimi.

Ritenetevi fortunati fino a questo momento, oserei dirvi.

Si batte facilmente, fornite il preventivo secondo i vostri standard e quando il fornitore vi dirà che è alto (perché ve lo dirà!) giustificandosi di tutti i potenziali lavori che può darvi e che per questo si aspettava un trattamento migliore, ditegli che per il secondo lavoro gli riconoscerete uno sconto maggiore o un benefit per lui, e che al terzo ciò crescerà e così via fino ad un limite che stabilirete a vostra scelta.

Se è una persona seria e non racchiude in se più tipologie di queste 5, probabilmente almeno il primo, banale lavoro lo farete. Per gli altri vedremo, io mi sono sempre fermato al primo!

#4 Lo smemorato convinto

LETALE!

Colui che ha le idee molto chiare, ve le comunica anche bene, riuscite a capire cosa vuole e imbastire in breve tempo il lavoro, magari gode anche di ottima reputazione, è cioè un cliente solvibile, che paga, peccato che se lo scordi!

Vi comunica che vuole il sito con questi colori, magari facendovi scegliere anche la palette, che vuole quel tipo di slider con quelle foto, che lo schema della home lo vuole così ecc ecc, voi contentissimi preparate il tutto secondo indicazioni, lo inviate per mail e puntualmente vi chiama dicendovi che è completamente diverso da quello che vi ha chiesto. Dopo alcune ore la sua mente è stata sottoposta ad un reset cancellando tutto ciò che vi aveva detto nel precedente incontro. Un po’ come non salvare un lavoro su photoshop, la sensazione è più o meno quella.

Occhio, non ne uscite più, la spirale è praticamente infinita. Unico rimedio: mettere tutto per iscritto, ma proprio tutto e inviare mail di verifica con approvazione a step molto ravvicinati, quantomeno per il tempo che intercorre tra un reset ed un altro.

#4 BIS L’indeciso influenzabile

ALTRETTANTO LETALE

Simile allo smemorato, decide in base all’umore e in base alle persone o agli avvenimenti che accadono intorno a lui. Quindi un giorno è propenso per la soluzione A, il giorno dopo ha visto la B ma gli piace anche la C suggerita dal famosissimo cugino dell’amico della sorella, ovviamente più bravo di voi.

Anche da qui ci si esce male. Decidete voi per lui e ovviamente scrivete tutto e sottoponete a step molto ravvicinati. Se vedete che è più svelto di voi, rinunciate. È meglio e lui sicuramente avrà maggiore stima di voi.

#5 Il furbo smanettone

TOSSICO

Forse il peggiore, perché racchiude perlomeno due o tre clienti di quelli sopra.

E’ uno smanettone e quindi pretende di saperne almeno quanto voi e non fa il vostro lavoro, un po’ come il fuffa, perché ha avuto ovviamente la fortuna di fare altro di ben più importante. E’ un fornitore perché vista la sua posizione ha modo (dall’alto della sua conoscenza) di fornirvi una serie più o meno ampia di altri lavori successivi, è furbo perché sfrutta tutto ciò per strappare il lavoro ad un prezzo migliore o cerca stratagemmi per non pagarvi fingendosi indeciso o smemorato in modo tale da ricondurre eventuali responsabilità sul vostro operato, che ovviamente non coincide mai con ciò che avete svolto. Se magari è anche un amico il gioco è completo, direi.

Unica soluzione: fuggire il più velocemente possibile!

Forse queste 5 tipologie non sono le uniche, anzi, certamente non lo sono e sicuramente oggi, specie in Italia, non è semplicissimo fare questa o altre professioni per la diffusione nativa di queste tipologie di persone. Se conosci (e so che le conosci!) altre tipologie, scrivile nei commenti e aumentiamo questo decalogo salvando più freelance possibili…

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