Quando la social interaction diventa inutile

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Pubblicato il 10 Dicembre 2012

La social network mania è ovunque, non solo sul web ma anche su tv, radio, giornali e quasi tutte le aziende riempiono le proprie campagne di ADV con le icone di Facebook, Twitter, Youtube ecc… Non dico sia un male, tuttavia mi lascia un po’ perplesso il metodo che sempre più spesso viene utilizzato per sponsorizzare i propri canali sociali.

Abbiamo davvero bisogno di spot televisivi che riportano le icone dei social network precedute da “seguici su:” senza URL e senza indirizzo in chiaro come fossimo su un sito web? Praticamente si tratta di quattro icone buttate lì che urlano “Hey, ci siamo anche noi! Hai visto che fighi siamo?”.

Il problema è che le televisioni non sono touch, le informazioni che passano non possono essere cliccate o navigate e quindi inserire le icone dei social network su uno spot televisivo senza l’indirizzo in chiaro è inutile. Certi comportamenti sono tipici del web e non possono funzionare su altri medium. Ricordate cos’è successo in passato quando, nel tentativo di far assomigliare il web alla televisione, si è sparsa la moda di sviluppare tutto interamente in Flash? Un vero disastro.

Ecco a cosa mi riferisco:

Anche l’interazione è design

Il mezzo utilizzato dai nostri nostri utenti ci aiuta a prendere delle decisioni più sagge in merito all’interfaccia: sul web si clicca, in televisione si legge, su un tablet si tocca.

Fare in modo che il nostro messaggio tenga in considerazione i comportamenti unici del dispositivo sul quale verrà visualizzato è in molti casi un accorgimento che arricchisce l’esperienza utente, mentre in altri casi è addirittura una caratteristica fondamentale e vincolante: basti pensare alla limitata interazione di un utente su un medium qual’è la televisione. Tutto questo prende il nome di design dell’interazione:

Interaction design, o progettazione dell’interazione, è l’attività di progettazione dell’interazione che avviene tra esseri umani e sistemi meccanici e informatici. È una disciplina che appartiene all’ambito di ricerca dell’«interazione uomo-macchina» (IUM) (in Inglese HCI Human Computer Interaction). Scopo fondamentale della progettazione dell’interazione è rendere possibile e facilitare al massimo per un essere umano l’uso e l’interazione con macchine (meccaniche e digitali), e la fruizione di servizi e sistemi complessi in modo proficuo e soddisfacente.

Se in televisione, ad esempio, i canali sociali vengono sponsorizzati solo da icone, la componente di interfaccia perde di efficacia e quindi il messaggio arriva solo a metà. Dopotutto, se ci pensate, è come mostrare le icone senza link su un sito web.

Non seguite le mode. Vi prego.

Personalmente reputo che l’inserimento delle icone dei social network sia in alcuni casi una moda.

Come vi ho spiegato non vi è alcun senso nel mostrare solo le icone in uno spot televisivo se non quello di dire “Ci siamo anche noi”. Ma tutto ciò ha veramente un’utilità? Forse dipende da quanto è importante per il brand la visibilità data da un social network: se ricopre grande importanza forse è stato fatto qualche errore di valutazione del medium.

Ci sono molti altri casi di paradossi come questo, ma lascio a voi la parola su quali reputate più gravi.

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