Intercettare gli utenti in uscita dal sito e ridurre il bounce rate

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Pubblicato il 17 Giugno 2014

La maggior parte delle persone che ha un sito web, oggi, si preoccupa di come avere più traffico.

Non so bene come mai, ma nella mia vita io mi sono sempre trovato un pò al contrario in tutto quello che facevo e anche in questo caso ho sempre pensato che non fosse molto importante il numero di visitatori di un sito web quanto piuttosto la loro qualità e il modo in cui – una volta che entrano nel mio sito web – io riesco ad offrirgli una buona esperienza e ‘gestirli’.

Ad esempio, se il mio lavoro è sviluppare siti web la prima cosa che devo capire è se chi sta visitando il mio sito fa il mio lavoro ed è un concorrente, se vuole crearsi un sito web da solo oppure se è un potenziale cliente. Fatta questa prima distinzione posso definire obiettivi diversi per ciascun tipo di visitatore e capire se il mio sito web ottiene risultati oppure no.

Sono sempre stato fissato sul creare pagine efficaci per migliorare le conversioni e oggi abbiamo qualche strumento interessante in più per ridurre il bounce rate intercettando gli utenti in uscita dal sito web.

Nell’ultimo post abbiamo parlato dei Content Locker ovvero strumenti che mi permettono di ottenere share per ‘liberare’ un contenuto interessante e aumentandone la viralità. Target di questo strumento sono i primi due tipi di utente (concorrenti e chi vuole farsi un sito da solo) che non compreranno mai un sito web da me ma – in questo modo – possono comunque fare qualcosa di utile quando passano da FuturaImmagine.

Questo strumento è invece rivolto (almeno per come lo sto utilizzando io) ai miei potenziali clienti e il suo obiettivo è quello di cercare di intercettare gli utenti in uscita dal sito per proporgli qualcosa di irresistibile.

Si, esatto, li prendiamo per i capelli e dobbiamo solo stare attenti a non tirare troppo forte.

Ecco come funziona, in un bel video di BounceExchange:

In pratica analizzando una serie di fattori per me magici e misteriosi come il martello di Thor questo servizio ‘capisce’ quando un visitatore sta per abbandonare il sito e gli spara una pop-up con un invito molto interessante.

Ho grassettato “qualcosa di irresistibile” e “molto interessante” non a caso.

La popup è solo uno strumento. E’ nell’abilità di chi lo utilizza capire come utilizzarlo al meglio. Se create delle popup come quelle che escono quando volete scaricare un torrent probabilmente non avrete buoni risultati.

In effetti, la prima cosa che mi ha attirato di questo servizio è il copy, è davvero figo come formula.
Frasi brevi, caratteri grossi, bottoni evidenti e quella domanda a cui non puoi dire di no.

Ecco qualche esempio:

bounce_conversionXL

bounce_neil3

bounce_neil

bounce_picreel

Io utilizzo un servizio gratuito che si chiama Exit Monitor (exitmonitor.com) ma potete trovare più o meno le stesse funzioni anche in Picreel.com e Popupdomination.com.

Come ho impostato la cosa?

Il mio sito web preventivo-sito-web.com riceve traffico super profilato solo per una cosa (indovinate quale) e capita che un visitatore su 100 sia un pò indeciso e non mi richieda subito il preventivo (sto scherzando ovviamente).

Quando questo visitatore sposta il mouse fuori dal body della pagina esce la popup. L’obiettivo è recuperare un visitatore (che se è li probabilmente sta cliccando su indietro per tornare a google o inserendo un altro url nella barra degli indirizzi) proponendo qualcosa, ad esempio una guida:

bounce_futura

Quindi un visitatore che arriva sul mio sito per chiedere un preventivo può NON CONVERTIRE ma tornare utile comunque perchè interessato a scaricare la mia guida che lo aiuta nella scelta.

Funzione della pop up è quindi quella di mandarmi l’utente sulla pagina in cui ho pubblicato il post della guida, che ha un bel content locker.

Tutto questo casino per uno share? Non solo.

  1. Ho interesse che l’utente scarichi la guida visto che ci sono tutti i miei riferimenti
  2. Per il principio di reciprocità non è detto che poi non mi venga richiesto comunque un preventivo se non un intero sito web
  3. Il cliente è una persona comune, non fa parte del mio giro e una sua condivisione sui social vale molto di più della tua che stai leggendo (e probabilmente fai il mio lavoro)

I risultati non sono malaccio, per un tool gratuito.

La popup nel periodo di riferimento si è aperta 42 volte (tramite cookie si apre solo una volta per ogni utente e secondo me qualche volta fa cilecca) e ha portato sul post della guida 18 utenti che altrimenti sarebbero stati persi.

Quanti di questi utenti hanno poi scaricato la guida? Non lo so, ma questo non dipende dalla popup. Il suo tasso di conversione è ottimo, quasi del 50%.

Ovviamente la capacità di convertire dipende molto dai messaggi, dal livello di impegno da parte dell’utente (obiettivo di exit monitor sarebbe quello di fare lead generation chiedendo nome ed email, sono io che ho messo un semplice link) e da quanto quello che fate può interessare chi lo sta leggendo. Diciamo che ci sono ottime potenzialità.

Personalmente non credo che pagherei per un sistema di questo tipo (specie le cifre assurde che chiede bounceexchange) ma i tool che permettono di farlo in modo gratuito (o a basso costo) sono molto interessanti. Gli stessi Neil Patel e Peep Laja non credo paghino nulla visto che quando si aprono le loro popup un bel link a bounceexchange è ben evidente in basso a sinistra; se lo usano loro funzionerà, penseranno gli utenti… io incluso 🙂

Gratis o no, comunque, paghi sempre qualcosa. Ricordalo.

Anche se il servizio è gratuito ci saranno 3-4 utenti che si saranno indispettitti con quella popup, a nessuno piace la pubblicità… ma se funziona e gli utenti che blocchiamo stavano comunque andando via… può valerne la pena.

Per me è un bel pollice su, cosa ne pensi?

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