Guida al web marketing per pmi dummies

Guida Web Marketing
Tempo stimato di lettura: 6 minuti, 8 secondi
Pubblicato il 18 Gennaio 2017

Per le piccole e medie imprese il drastico rinnovamento del marketing e della comunicazione ha rappresentato un grande tabù.
La trasformazione passa dall’outbound marketing all’inbound marketing.
Avvalendosi dell’outbound marketing, la maggior parte delle attività utilizza una comunicazione per lo più cartacea, come volantinaggio e cartellonistica.
Non dimentichiamo inoltre che spot televisivi, passaggi in radio e annunci sui giornali rientrano nella cerchia dell’outbound marketing.
L’obiettivo principale, invece, dell’inbound marketing è quello di fornire contenuti utili a rispondere alle esigenze degli utenti; sono proprio loro che trovano l’azienda.
Things changed! Bisogna pensare di stare al passo con i tempi e dare la giusta importanza al rinnovamento.
Ogni attività deve prefissarsi come obiettivo il curare la propria presenza online con strategie mirate per il tipo di settore.
La prima cosa che dobbiamo fare per iniziare a lavorare su un progetto web è stilare una strategia mirata.
La SEO è vitale per qualsiasi sito web: grazie a essa si può ottenere un incremento del traffico e del numero delle conversioni.
Ma l’impegno più difficile della SEO è portare traffico che conta al tuo sito web; l’obiettivo reale è quello di posizionarsi per vendere o per trovare nuovi potenziali clienti, e non solo quello di avere tante visite, che risultano essere nulle sotto il profilo delle conversioni.

Di seguito alcuni consigli per una strategia ideale alle PMI.

Local SEO

In un momento in cui entrare in internet è il primo passo che esegue una persona per compiere una ricerca, ad esempio per trovare informazioni su un esercizio commerciale, un’attività, un’impresa, è fondamentale per questi essere in possesso di una scheda my business.

local seo

Ma cosa sono le schede my business?

Big G con Google Place ti dava la possibilità di rivendicare la scheda anagrafica della tua attività presente su Maps, in modo tale da poterla gestire e apportare eventuali modifiche.
Col tempo ha cercato di creare interazioni con i potenziali clienti e con l’avvento di Google + ha dato la possibilità di postare le foto e inserire aggiornamenti. La possibilità di recensire l’azienda risulta, inoltre, uno strumento molto utile per i clienti.
Quindi con Google Place, in aggiunta alle interazioni, alla gestione delle anagrafiche ed eventuali canali YouTube, e al monitoraggio delle performance dei dati con Analitycs, ecco nascere Google My Business, che raccoglie tutto in un unico centro di controllo.
In una sola scheda possiamo racchiudere tutte le informazioni utili per essere contattati sia telefonicamente che tramite e-mail, raggiunti grazie a Maps, che da sempre offre un servizio preciso ed aggiornato facilitando la ricerca di un luogo; possiamo altresì indicare gli orari di apertura e chiusura della nostra attività.

Grazie a queste schede le attività hanno fin da subito una maggiore visibilità (non è forse questa la loro forza?).
Con Google Venice Update è migliorata la localizzazione dei risultati organici proveniente dai motori di ricerca. Sostanzialmente, quando effettuiamo una ricerca senza inserire una città di riferimento, le SERP ci restituiranno i risultati vicini a noi includendo una local map, anche se non siamo loggati a un account Google.
Ottimizza e completa al massimo il tuo profilo business per dare ancora più rilevanza a questo ottimo servizio.

Studio delle parole chiave

Per quanto riguarda la struttura interna del tuo sito web è buona norma cercare di intercettare tutte quelle parole chiave indicate per il vostro settore di riferimento che possono portare traffico al sito.
Negli ultimi tempi gli strumenti sono davvero molto cambiati, di gratuito si trova ormai ben poco.
Anche il keyword planner di Google si è evoluto e, se non si sono campagne adwords attive, non restituisce un reale valore di ricerca per le parole chiave che vogliamo analizzare.
Affidarsi a strumenti più evoluti come ad esempio l’italianissimo SEO Zoom è buona cosa.

grafico-seo

SEO Long Tail

Non buttarti nel traffico congestionato!
Il mio consiglio è quello di fare una ricerca più ampia e di scegliere le parole chiave a coda lunga.
La long tail è uno dei punti fermi del web marketing.

Vediamo un esempio:

Parola chiave secca: negozio di antiquariato.
Specifica: negozio di antiquariato a Genova.
Molto specifica: negozio di antiquariato a Genova vicino stazione Brignole.

Puntando sulle keyword secche ci ritroveremo ad avere competitor di ogni genere e il posizionamento sarà molto complesso.
Con la long tail hai molte più possibilità di posizionarti con parole che magari hanno meno ricerche mensili, ma che ti offrono la possibilità di avere più visibilità rispetto alle altre investendo budget più bassi.

Studio dei competitor

Ma i miei competitor come si comportano?
Nel tuo settore avrai sicuramente individuato dei competitor: cerca di valutarne i punti di forza e di debolezza.
È fondamentale “spiare” i concorrenti attraverso i loro siti web, blog, forum e il tipo di conversazione che hanno con i clienti nei social network.

spia-competitor

Durante questa valutazione puoi già trarre delle conclusioni. Puoi fare meglio di loro? Cosa puoi offrire ai tuoi clienti in più dei tuoi competitor?
Una volta individuata la strategia più vincente tra i tuoi concorrenti, fai in modo di crearti un piano strutturale che possa soddisfare ancora di più l’esigenza dei clienti della tua nicchia di riferimento.

Campagne Pay per Click

pay per clickÈ una strategia mirata ed efficace, ma a breve termine.
Come nella SEO organica, anche per una campagna su Google Adwords o su Bing ADS, viene effettuato uno studio delle parole chiave.
Grazie a queste campagne i nostri siti sono tra i primi risultati che troviamo nelle serp, esattamente tra i primi 4.
E possiamo trovarli anche dopo i risultati organici in fondo alle SERP.

È un metodo molto utilizzato dalle aziende e trova produttività solo fino a quando queste investono nelle campagne.
Una volta che la campagna pay per click volge al termine, i nostri siti non appariranno più come primi risultati nelle SERP.
Si possono effettuare campagne principalmente su:

  • parole chiave per nicchia di settore,
  • brand,
  • brand dei competitor (puoi competere negli annunci anche quando un utente cerca il brand di un tuo concorrente).

Canali Social

Non possono mancare in una strategia di web marketing i canali social.
Negli ultimi anni i social, oltre a essere utilizzati per svago, sono diventati veri e propri strumenti di marketing che, se utilizzati al meglio, risultano essere proficui per le aziende.
I social sono sinonimo di  interazione ; un’occasione molto garadita dai clienti che in questo modo riescono ad avere un contatto diretto con le aziende.

Calcolo del R.O.I.

È lo scopo finale. Il R.O.I. è la metrica che ti fornisce dati certi sulla tua strategia.
Il R.O.I. (Return On Investment) è l’indice che identifica la redditività del capitale investito; possiamo calcolare il guadagno generato da un determinato investimento togliendo ovviamente i costi dell’investimento fatto.

Return on Investment

Ad esempio, se investiamo 10000 euro su una campagna Adwords e grazie a questa si generano 25000 euro di profitto, ci basta sottrarre dal profitto l’investimento iniziale messo a budget.

25000€ – 10000€ = 15000 € di Ritorno sull’investimento

Questi sono alcuni passi basici per una strategia di web marketing.
Esiste una buona quantità di strumenti e guide utili su internet per creare siti web, ragion per cui chiunque ormai ne possiede uno.
Purtroppo però la maggior parte di questi sono poco curati e del tutto incompleti dal punto di vista SEO e di web marketing.
Il consiglio è affidarsi sempre a persone competenti e non ai famosi “cuggini”, perché ci vuole davvero molto poco per rovinarsi la reputazione online.
E tu hai già messo in atto queste attività per le tue strategie di web marketing?

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