Come impostare al meglio il tuo portfolio?

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Pubblicato il 13 Marzo 2013

Oggi vorrei darti alcuni consigli per impostare al meglio il tuo portfolio personale, per renderlo uno strumento davvero efficace in grado di portarti nuovi contatti interessanti e farti trovare nuovi clienti.

Non intendo trattare l’argomento dal punto di vista grafico, poiché do per scontato che hai preparato una veste grafica adeguata per presentare il tuo profilo professionale sul web: il layout deve aderire ai contenuti come un abito cucito su misura, e deve parlare di te con ogni singolo pixel.
Vorrei, invece, focalizzare l’attenzione su come dovrebbero essere organizzati i contenuti all’interno del tuo portfolio e quali errori non devi assolutamente commettere.

About

In genere la prima pagina del portfolio (o la prima sezione, se si tratta di one-page-site) deve essere riservata ad una tua breve presentazione.

Questa è forse la sezione più importante di tutto il sito, perché devi riuscire a catturare l’attenzione del visitatore ed invogliarlo a proseguire nella navigazione.
Se scrivi una presentazione troppo lunga o troppo noiosa, è probabile che il potenziale cliente abbandonerà il sito ancor prima di visionare i tuoi lavori o le tue skills. Se ti presenti in maniera anonima o poco professionale, c’è il rischio di non essere preso sul serio, anche se hai degli ottimi lavori da mostrare.

La soluzione migliore è quella di raccontare in poche righe chi sei, cosa fai, in cosa sei bravo, perché sei diverso dagli altri e perché il cliente dovrebbe scegliere proprio te.
Dovresti riuscire a parlare di te in maniera sincera, mantenendo un tono “easy” e informale (ricorda che il web accorcia le distanze).

Un ottimo esempio da cui prendere spunto potrebbe essere la pagina “About” del sito mookkalab:

About

Skills

Subito dopo una buona presentazione, curata ed efficace, puoi passare ad illustrare le tue competenze.

Anche in questo caso le parole d’ordine devono essere sincerità e sintesi.

E’ del tutto inutile, oltre che controproducente, scrivere che sei un grande esperto di php, se in realtà sai a stento riconoscere una variabile da una funzione.
Quando un cliente ti contatterà per sviluppargli un progetto in php, sarai costretto a rinunciare al lavoro. O nel peggiore dei casi lo accetterai, perché hai bisogno di soldi e in un momento come questo non te la senti di rinunciare ad un lavoro, ma combinerai inevitabilmente un disastro. Il cliente resterà insoddisfatto, ti sconsiglierà ai suoi conoscenti, e la tua reputazione professionale inizierà a vacillare.

Per descrivere le tue competenze in maniera sintetica e di grande impatto estetico, una delle strategie più in voga è quella di utilizzare delle infografiche.

Puoi trovarne un esempio molto carino nel sito deda.me:

Skills 1

Quando assegni le percentuali alle singole skills, nel dubbio dichiara il valore più basso.

Un altro esempio molto suggestivo è l’infografica animata a forma di cervello, proposta da Bianca Mangels nel suo portfolio:

Skills 2

Decisamente meglio di una pagina scritta fitta fitta con paroloni tanto altisonanti quanto inflazionati come “Noi leader del settore… il nostro team di esperti può garantirti questo, quello e quell’altro…”

Lavori

In questa sezione non andrebbero mostrati gli ultimi lavori, e neanche TUTTI i lavori realizzati, ma soltanto una selezione dei tuoi migliori lavori.

Pensa a quante volte hai dovuto stravolgere completamente una tua buona idea per accontentare le richieste assurde di un cliente tuttologo?
O quando, dopo mille richieste di modifiche, hai smesso di mettere passione in quel progetto ed hai terminato il lavoro meccanicamente, pensando solo a consegnarlo per poter andare oltre?
O quando hai dovuto realizzare un progetto raffazzonato perché il cliente aveva un budget risicato, e per starci dentro hai dovuto tagliare delle ore di lavoro e delle risorse fondamentali?

Tutti questi lavori ti sono serviti per pagare le bollette, l’affitto, i croccantini del gatto e i tuoi piccoli vizi quotidiani, quindi benvengano.
Ma perché mostrarli nel portfolio?

Nel tuo portfolio devi mostrare solo il meglio di te.
Devi mostrare i progetti di cui vai fiero, anche dopo anni, e i lavori che in qualche modo raccontano di te, del tuo stile, delle tue effettive capacità.

Del resto ad un potenziale cliente che sta spulciando il tuo portfolio per capire se sei il freelance che fa al caso suo, non interessa la quantità di lavori che hai postato nella gallery, bensì la qualità di ogni singolo lavoro.

selezione lavori

Nei lavori che pubblichi, qualunque sia l’impostazione grafica del sito, dovresti sempre inserire una breve descrizione del progetto, e soprattutto il link di riferimento.
Un lavoro senza link risulta poco credibile.

Costi

Il potenziale cliente che naviga nel tuo portfolio, al 90% avrà una domanda che gli ronza in testa: quanto spendo?

Molti freelance tranciano di netto la questione proponendo all’utente interessato di richiedere un preventivo tramite l’apposito modulo contatti.

Io so bene quanto sia difficile proporre un prezzo a priori per lo sviluppo di un sito, o comunque per servizi che ruotano attorno al mondo del web, perché le variabili in gioco sono veramente tante, di conseguenza prima di poter azzardare una cifra bisogna ascoltare attentamente le esigenze del cliente.
Ma d’altro canto credo sia giusto fornire delle linee guida al cliente, e porci nella maniera più trasparente possibile.

Alcuni freelance applicano delle tariffe di partenza fisse, in questo modo il cliente può farsi un’idea, in grandi linee, di che cifra andrà a spendere.

Prezzi_danielevotta

Questa è la pagina relativa ai costi del web designer Daniele Votta, che propone tre pacchetti con una cifra di partenza che potrà aumentare in base alle richieste del cliente.

Molti altri freelance preferiscono calcolare il preventivo in base alle ore di lavoro impiegate per portare a termine il progetto.
Anche in questo caso credo sia corretto informare il cliente di tutti i dettagli.

Se preferisci farti pagare in base alle ore di lavoro, crea una pagina all’interno del tuo portfolio in cui spieghi secondo quali parametri sarà calcolato il preventivo, a quanto ammonta la tua retribuzione oraria, quali spese sono incluse e quali saranno a carico del cliente (ad esempio dominio, hosting, immagini, plugin, ecc..)

Immagina per un attimo di essere un potenziale cliente, hai bisogno di un sito ed hai appena visitato il portfolio personale di due freelance, entrambi interessanti ed egualmente preparati nel loro lavoro.
Vuoi richiedere un preventivo: il primo ti rimanda ad un modulo contatti, il secondo ti spiega nel dettaglio come verrà calcolato il preventivo, quali parametri saranno calcolati e come si svolgerà il lavoro.
Quale dei due freelance ti ispira più fiducia? A quale dei due invii la tua richiesta di preventivo?

Policy

Ho trovato questa sezione nei siti di pochissimi freelance, ma la reputo molto importante e ti consiglio vivamente di inserirla nel tuo portfolio.
Per renderla più “easy” e simpatica puoi progettarla come una pagina faq.

Attraverso la tecnica di domande e risposte, cerca di impostare dei paletti e definire chiaramente cosa fai e cosa non sei disposto a fare.
Stabilisci poche regole, ma che siano ferree e facciano capire al cliente qual’è il tuo modus operandi e fin dove può spingersi con le sue richieste.

Ad esempio:
Domanda: E’ necessario versare un acconto?
Risposta: Certo, i lavori inizieranno soltanto quando avrò ricevuto l’acconto, non prima.

In questo modo nessun cliente avanzerà la pretesa di iniziare il lavoro senza acconto, perché sa già che la risposta sarà un “no” tassativo.
Potrà chiederti di versare il 30% anziché il 50%, ma saprà bene che un acconto dovrà versartelo.

Sfruttando per bene questa pagina eviterai tantissime beghe, e soprattutto terrai alla larga molti clienti truffaldini, che dopo aver letto le tue regole chiare e inconfutabili… capiranno che è il caso di girare al largo e andranno a truffare qualche altro freelance più sprovveduto.

Curriculum si, curriculum no

La questione del curriculum nel portfolio di un freelance è assai spinosa e discussa.
C’è chi inserisce nel portfolio tutte le sue esperienze di lavoro dipendente, chi si limita ad un pulsante da cui solo gli interessati potranno scaricare il curriculum, e chi non lo menziona affatto.

Sostanzialmente credo dipenda da come ti percepisci.

Se nella vita vuoi fare il freelance, e ti percepisci come una micro azienda, puoi tranquillamente evitare di inserire il curriculum.
Al cliente che ti ingaggia, privato o ditta che sia, importa poco dei master che hai fatto. Al cliente interessa quello che sai fare, e quello che puoi fare per lui. Quello che gli interessa è toccare con mano la qualità dei tuoi lavori.

Se lavori come freelance perché al momento non hai altre opportunità, ma non disdegni l’assunzione come dipendente in una bella ditta, allora inserisci pure il curriculum. Ma non fare assomigliare il tuo portfolio ad un curriculum, limitati ad inserire un pulsante per scaricarlo.

Esempio

Oppure c’è la terza opzione, decisamente la migliore: inserisci un link al tuo profilo Linkedin, ed assicurati che sia ben curato e costantemente aggiornato.

Hai altri consigli per impostare al meglio il portfolio di un freelance?

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